Daniela P. Colmenares

Ritengo che l’idea di una natura inesauribile, in grado di assorbire continuamente ciò che consideriamo scarto, debba essere ripensata. Le risorse ambientali, sebbene resilienti, non sono illimitate, e diventa sempre più importante adottare un approccio più consapevole.
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Il nostro stile di vita e lo sviluppo delle nuove tecnologie ci mostrano come il pianeta, con i suoi fragili equilibri, stia subendo trasformazioni importanti e difficilmente quantificabili in alcuni casi. L’innovazione digitale, l’intelligenza artificiale e l’automazione hanno ridefinito non solo il nostro rapporto con il tempo e lo spazio, ma anche il modo in cui produciamo, consumiamo e interagiamo con gli altri. Se da un lato queste tecnologie promettono efficienza, connettività e ottimizzazione, dall’altro generano una crescente dipendenza da processi accelerati, una domanda incessante di risorse e una ridefinizione delle priorità sociali, spesso orientate più alla velocità che alla sostenibilità.